Alcuni giorni fa sul Corriere della Sera, leggevo una inchiesta sui giovani dal titolo: “Il Capitale Umano che manca all’Italia” con sottotitolo: “Siamo tra gli ultimi per diplomati e laureati. Peggio di Estonia e Polonia” ed ho pensato a tantissime cose della mia esperienza di vita e di professione, connesse al tema.
Per salti e associazioni, mi sono ricordato gli anni di scuola, il diploma, la laurea e i tantissimi libri letti, i master e le specializzazioni. Mi sono venuti in mente i tanti ragazzi che ho incontrato in questi anni bloccati nel percorso scolastico, le storie delle persone che per varie vicissitudini hanno dovuto interrompere un percorso di studio.
Tanti si pentono, riflettono su cosa hanno sbagliato, su come avrebbe potuto essere e a volte su quello che ancora possono fare…
Il 54% della popolazione nel nostro Paese ha un diploma, contro la media Ocse del 74%. Monti ha detto è troppo poco.
Condivido: da sempre cerco nel mio piccolo di divulgare Cultura, considero Cultura ogni esperienza di vita e non solo quella scolastica, ma soffro ogni qualvolta mi succede di incontrare persone interrotte nella scolarizzazione. La scuola e il percorso di studio sono una grandissima opportunità. La ritengo la base della nostra esperienza di vita e di relazione. E allora ho deciso di scrivere a voi ragazzi, che molto probabilmente non leggerete questo articolo, perché è giusto che la vostra attenzione sia su altri siti, ma fiducioso che un messaggio lanciato al web possa viaggiare nelle Menti delle persone che comunque leggeranno e trasmetteranno questa mia sofferenza… Già la sofferenza per un ragazzo che molla la scuola, magari per una protesta, magari per un disagio, magari per una qualche difficoltà obbiettiva, magari per qualsiasi ragione possa per lui essere utilizzata per giustificarsi…
Figlio mio, io soffro e con me tutte le persone che ti vogliono bene e che ti guardano con gli occhi dell’amore, fiduciosi nel tuo Futuro… già perché voi siete il futuro e credetemi il tempo corre così in fretta che il futuro è già presente e voi vi giocate per sempre una grande possibilità… Vi abbraccio giovani, perché con voi abbraccio una parte di me, che ha avuto forse fortuna, ma che a mio parere va ringraziata perche è stata attenta, forte e concentrata in questo percorso e che ancora oggi continua a studiare e divulgare perché credetemi se non sarete mai sazi di SAPERE e CONOSCENZA manterrete un livello alto di CURIOSITA’ e una enorme possibilità di eterna giovinezza.
Emozionante questa lettera perchè trasuda amore… per i giovani, per la cultura… per la vita!
Nei contenuti mi ha sconvolto il dato sui diplomati/laureati .. così poco!
E i che, diplomata e laureata mi sento in un mare di concorrenti nel mondo del lavoro!
Comunque concordo su ogni parola sull'importanza dello studio scolastico! Per fortuna, si vede quando una persona ha studiato. Non per l'intelligenza ma per un metodo, una forma mentis di dedizione. Smettere la scuola presto ti toglie tanto, di scoperte e di parti di te sempre diverse che vengono stimolate.
Anch'io ringrazio la mia fortuna per la tenacia e la costanza. Grazie Pasquale per questa opportunità di riflessione!
Stay hungry, ha detto Steve Jobs, ovvero mantenete la fame, la curiosità nei confronti del mondo, che poi è il motore che muove anche la curiosità per lo studio.
Complimenti Pasquale, davvero una lettera accorata, aggiungerei anche di non proseguire gli studi solo perchè vi sentite obbligati, e di non seguire necessariamente un certo indirizzo perchè è quello che papà, mamma, professori o chi altro ritiene "giusto" per voi, ma di fare scelte DI PANCIA, sono convinta che al di là della crisi e del giusto pensiero della prospettiva di lavoro, chi ha fatto la cosa che AMA sarà più propenso a perseguire la propria strada e avrà successo.
Un abbraccio
Pasquale… questi che fanno le graduatorie OCSE ci dovrebbero pure dire però COSA STUDIANO negli altri paesi per fregiarsi del titolo di diplomati.
Io sto vedendo delle cose in Danimarca (che di sicuro è un paese che l'OCSE considera più avanti di noi) che non avrei mai sospettato: nessuno conosce la biologia, i bambini di 8 anni non sanno ancora leggere e scrivere bene (per capirci, stanno ancora in una fase in cui sillabano parole, ma non sono in grado di scrivere i famosi "dieci pensierini sulla mamma", né tanto meno la scuola pretende da loro che lo facciano!), si predilige un approccio allo studio diverso, mi dicono piu' dinamico (mi chiedo però come si possano imparare storia e geografia in modo dinamico).
La maggior parte delle persone prendono sì dei diplomi, ma sono dei diplomi prettamente tecnici, con i quali ad esempio chi studia per diventare elettricista studia solo le proprie materie, abbandonando del tutto quelle di cultura generale. Mi viene da dire… così so' boni tutti a diplomarsi! Se siamo sbagliati noi o loro, questo non lo so. Mi viene solo da dire che la scuola italiana è oggettivamente più difficile.
Specifico: quando dico che nessuno conosce la biologia intendo dire che NESSUNO SA COM'è FATTO IL CORPO UMANO AL SUO INTERNO!!! NESSUNO HA UN'IDEA, SEPPUR VAGA, DI CHE ORGANI INTERNI ABBIAMO E A CHE CAVOLO SERVANO!